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Premio Ravenna Festival
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29 giugno 2009 – Pala De AndréPierre Boulez riceve il Premio Ravenna Festival, una scultura in mosaico, modello su scala della fontana Ardea Purpurea.
E’ una scultura in mosaico ispirata ai temi della pace e dell’amicizia promossi dal Ravenna Festival, il premio conferito al compositore e direttore d’orchestra Pierre Boulez il 29 giugno 2009 sul palco del Pala De Andrè come riconoscimento della sua straordinaria carriera.
“Ravenna Festival ha da sempre dedicato grande attenzione ai temi che identificano in maniera peculiare la Città di Ravenna:il mosaico su tutti. Forse nessuna forma d’arte,come il mosaico,può vantare riconoscibili affiliazioni con le espressioni musicali. Il gioco di pieni e di vuoti,la visione a distanza che realizza la “pienezza” dell’opera musiva, l’incedere degli andamenti delle tessere, la geometrizzazione dello spazio: tutto può far pensare alla musica e alle sue regole interne. I “bagliori” delle preziose tessere illuminano le serate “musicali” del Festival sin dalla sua nascita oltre che dalle stupende volte bizantine che ospitano i concerti,dalla realizzazione di quei progetti frutto di questa antica arte. “
I Un riconoscimento che la manifestazione ravennate ha deciso di assegnare ogni anno ad autorevoli personalità delle diverse discipline della cultura e dell’arte e che nelle passate edizioni è andato a nomi quali Tonino Guerra, Ennio Morricone, Riccardo Muti, Mstislav Rostropovich, Dmitrij Shostakovic. Cristina Muti ha consegnato il premio, che nella città del mosaico, non poteva che essere un’opera in mosaico, realizzata da Marco Bravura, modello su scala delle due fontane monumentali “Ardea Porpurea” collocate a Beirut e Ravenna come ideale ponte di amicizia . -
Premio Giustiniano alle Arti e alla Cultura
Il 10 marzo 2010, il regista e attore Carlo Verdone ha ricevuto il Premio Giustiniano alle Arti e alla Cultura. L’evento, organizzato dall’Associazione culturale Byron e dall’Associazione Amare Ravenna, ha avuto luogo al Teatro Alighieri di Ravenna.
Il Premio Giustiniano è un’opera tridimensionale a mosaico. Composto da un cuscino su cui è adagiata una corona, il lavoro musivo è ispirato alla figura dell’imperatore Giustiniano, rappresentato nel celebre mosaico di San Vitale, basilica del quinto secolo, da lui fatta erigere nell’allora capitale dell’esarcato bizantino.
La decorazione che riveste il cuscino riproduce nel disegno, nei colori e negli andamenti il tablion indossato da Giustiniano, mentre la corona è modellata sullo stemma con i pendilia che ricopre il capo dell’imperatore.
La scultura è firmata dall’artista Marco Bravura che l’ha ideata e realizzata.
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Onde una scultura di Marco Bravura per Trieste
Tre strutture unite alla base costituiscono la scultura “Onde”, suggerendo il movimento di tre onde quale espressione del mare che bagna le tre nazioni di Italia, Croazia e Slovenia.
Tre onde di uno stesso mare che idealmente le unisce.
In senso più ampio, le onde sono simbolo di moto eterno e, con la musicalità del loro rifrangersi, parlano di energia e di bellezza giocosa.
Il materiale predominante di questa scultura non poteva che essere pietra carsica, la materia che pervade il territorio, le cui microforme di superficie formano scannellature, campi carreggiati, docce, conformazioni che talvolta ricordano moti ondosi o gli interstizi propri del linguaggio musivo. Territorio carsico vuol dire anche foibe, voragini naturali, triste memoria di una pagina dolorosa della storia dell’uomo.
Su questa pietra carsica sono intervenuto con tagliolo e martellina, per renderla “increspata” come onda, perché tessera inseguisse tessera, a formare andamenti curvilinei con rinata tensione verso l’alto. Per poi farli ricadere, nel moto sinusoidale, in una “spuma” bianca, argentea, luminosa e trasparente.
E così, per mezzo del mosaico, la pietra aspira a farsi liquida energia.Marco Bravura
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